San Gimignano e lo zafferano
San Gimignano e lo zafferano
San Gimignano… una città che sembra essere rimasta intatta dai tempi del medioevo e un po’ isolata dal resto del mondo. Qui ancora la gente si conosce e si aiuta fra di loro, fieri di essere sangimignanesi e orgogliosi delle proprie tradizioni
Qual è la prima cosa che mi viene in mente quando penso a San Gimignano?
Sono tante le cose che mi vengono in mente…
Le caratteristiche torri che si vedono anche a distanza venendo da lontano -una volta erano 72, ora sono rimaste solo 14. Dal 1990 S.G ha avuto l’onore di fa parte del patrimonio mondiale UNESCO ed anche una delle tappe della via Francigena
Il vino bianco La Vernaccia di San Gimignano, che dal 1300 non poteva mancare nei banchetti dei potenti, come i Medici, Lorenzo il Moro ma anche Dante e Boccaccio.
E poi c’è lo zafferano, dagli stimmi del fiore Crocus sativus, riconosciuto DOP , e prodotto esclusivamente nel territorio del comune di questo Comune. Qui si coltiva zafferano dal 1200 e i guadagni erano talmente elevati da divenire la fortuna di molte casate. Inoltre fino a tutto il ‘500 il croco veniva impegnato nella tintura della lana e dei tessuti grezzi, nella pittura e nella medicina, e spesso come sostituto del denaro.
La produzione e la lavorazione di zafferano seguono ancora oggi i metodi tradizionali e le operazioni vengono eseguite a mano: nel periodo che va dall’inizio di ottobre fino a fine di novembre, tutti i giorni all’alba, si raccolgono i fiori quando sono ancora chiusi. Segue la mondatura, che consiste nel separare manualmente la parte di colore rosso degli stimmi, facendo attenzione a non asportare quella bianco-giallastro. Infine gli stimmi vengono poi distesi su setacci vicino alla brace ardente dove la temperatura non deve superare i 50 gradi e i filamenti devono essere girati continuamente. Essiccati gli stimmi assumono un colore rosso-brunastro e sono pronti per essere confezionati.
Per un solo sacchettino ci vuole tantissimo lavoro, ma basta qualche filo per dare quel sapore unico e particolare a un risotto o un dolce…
Se siete a San Gimignano fate un salto al museo “Sangi1300”, dove trovate una riproduzione della città tutta fatto a mano, dove si possono anche vedere le torri viste dall’interno.
Io questa città lo conosco bene perché ho avuto la fortuna di viverci per tanti anni,e di far parte di questa comunità molto affiatata.
I miei figli hanno vissuto la loro infanzia qui tra i vigneti e la natura (e i cinghiali …) e abbiamo tanti bei ricordi legati a questo incantevole posto
Per cui questa bella città avrà sempre un posto speciale nel mio cuore
Veronica